Il concetto di rifiuto
Il concetto di "rifiuto" assume diverse accezioni specifiche in vari contesti legislativi. Limitandoci alla modellizzazione fisica, è opportuno evitare l'uso diretto del termine "rifiuto". Nel contesto della modellizzazione consequenziale, non si fa distinzione tra sottoprodotti e rifiuti; tutti gli output intermedi che non conducono alla formazione di prodotti secondo le medesime regole e procedure sono trattati allo stesso modo. Una procedura generale per gestire sia i sottoprodotti che i rifiuti consiste nel modellarli come input negativi anziché come output positivi. Ciò implica che il prodotto determinante diventa l'unico output intermedio residuo. Grazie a questa metodologia, la modellizzazione consequenziale evita la necessità di allocare co-prodotti, garantendo al contempo il mantenimento degli equilibri di massa ed energia nell'ambito dell'attività di co-produzione.
Lo standard ISO 14044 definisce questa procedura come "espansione del sistema", poiché considera il destino successivo dei sottoprodotti e dei rifiuti, insieme alle relative modifiche (sostituzioni), come parte integrante del sistema di prodotto. Invece di escludere questi elementi dall'allocazione, il metodo dell'espansione del sistema li incorpora. Tuttavia, poiché l'espressione "espansione del sistema" suggerisce che il sistema di prodotto originale fosse incompleto, spesso si utilizza il termine più neutro "metodo di sostituzione" come sinonimo.
I sottoprodotti e i rifiuti sono influenzati dai mercati, i quali determinano le conseguenze di variazioni nella loro domanda e offerta. La natura specifica dei sottoprodotti o dei rifiuti è cruciale per la modellazione di tali mercati. Il punto focale della modellazione è se l'output (ovvero l'input negativo) è considerato un "materiale per il trattamento" (MFT). Si definisce "materiale da trattamento" un sottoprodotto o rifiuto che non è un prodotto determinante positivo per nessun'altra attività nella stessa area geografica. Pertanto, non può sostituire direttamente un prodotto determinante come input per un'attività. Un materiale da trattare richiede quindi un trattamento specifico:
- In un'attività di smaltimento, ossia un trattamento dei rifiuti.
- In un'attività di riciclo, cioè un trattamento che trasforma il materiale in un prodotto in grado di sostituire un prodotto determinante.
I sottoprodotti o rifiuti che non rientrano nella categoria di "materiali per il trattamento" possono fungere da diretto input sostitutivo per un prodotto determinante di un'attività. Di conseguenza, possono essere direttamente collegati a un mercato guidato dalla domanda senza richiedere trattamenti preliminari. Questo collegamento al mercato, derivante dall'input negativo, rappresenta una diminuzione della domanda sul mercato, in modo analogo a come un collegamento da un input positivo comporta un aumento della domanda. La riduzione della domanda sul mercato si traduce altresì in una diminuzione dell'input richiesto per il mercato e tutte le attività connesse. Queste attività possono quindi essere spostate o "evitate". È importante notare che un sottoprodotto o rifiuto non può mai costituire l'offerta marginale per un mercato guidato dalla domanda che ha altri fornitori non vincolati. Ciò perché l'offerta del sottoprodotto o rifiuto è vincolata dalla domanda del prodotto determinante nell'attività di fornitura. Una domanda aggiuntiva (marginale) su questi mercati non può quindi essere soddisfatta mediante un aumento dell'offerta di sottoprodotti o rifiuti, ma verrà invece soddisfatta dai fornitori non vincolati presenti sui mercati.
I mercati dei materiali per trattamento
I mercati dei materiali da trattamento condividono la medesima funzione di altri mercati, ma si distinguono poiché operano su prodotti correlati a impatti negativi, ossia i servizi di trattamento o smaltimento del materiale. Questi mercati non sono orientati dalla domanda di materiale, bensì dall'offerta, in particolare dalla necessità di gestire tale offerta. Il flusso del materiale si contrappone al flusso del servizio. I determinanti delle attività di trattamento e dei relativi mercati possono essere espressi anche in termini di quantità negative di materiali da trattare, ovvero il servizio di rimozione di specifiche quantità di materiale.
Nel caso dell'attività di riciclaggio, il prodotto chiave è il servizio di rimozione del materiale da trattare (potenzialmente indicato come quantità negativa di materiali da trattare). La quantità di materiale da trattare rappresenta un vincolo sul volume dell'attività di riciclaggio. L'output dopo il riciclaggio diventa quindi un sottoprodotto dell'attività di trattamento. Come per gli altri sottoprodotti, questo materiale riciclato è trattato come un input negativo nell'attività di riciclaggio e connesso al mercato come un flusso negativo, indicando una diminuzione della domanda. L'aumento della domanda (marginale) in questo mercato non può essere soddisfatto con un incremento dell'offerta di prodotti riciclati, ma sarà invece soddisfatto dai fornitori non vincolati a questo mercato.
Un'eccezione si presenta quando un'attività dipende dall'input di un sottoprodotto/rifiuto, cioè quando non può funzionare con un sostituto di questo materiale senza che tale input costituisca un vincolo per l'attività. Ad esempio, un'attività che produce prodotti etichettati in base a una percentuale specifica di materiale riciclato è considerata una "produzione speciale" e ha un prodotto determinante positivo (non il servizio di rimozione del materiale per il trattamento). Un aumento della domanda (marginale) da parte della produzione di specialità comporterà effettivamente un aumento dell'offerta di sottoprodotti/rifiuti per la produzione di specialità, ma ciò sarà a scapito della riduzione dell'offerta nelle attività marginali di trattamento di questo sottoprodotto/rifiuto (che potrebbero essere attività di riciclaggio).
Se non c’è una domanda sufficiente per un materiale riciclato, il materiale da trattare non viene completamente utilizzato per il riciclaggio e l’attività di riciclaggio non è l’attività di trattamento marginale per questo materiale. Tale materiale da trattare può anche essere caratterizzato come un “quasi-rifiuto”, poiché una fornitura aggiuntiva (marginale) del materiale da trattare sarà destinata allo smaltimento (trattamento dei rifiuti). Una domanda aggiuntiva di materiale riciclato sostituirà lo smaltimento. Il fornitore marginale del materiale da trattare può quindi dirsi “smaltimento evitato”.
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