Introduzione
La combustione del petrolio e suoi derivati rilascia in atmosfera idrocarburi incombusti e ossidi di azoto. In presenza di radiazione solare, queste due categorie di composti reagiscono tra loro formando ozono, considerato pericoloso per la salute quando si trova in atmosfera, a diretto contatto con l'uomo. Questo fenomeno, conosciuto anche con il nome di smog fotochimico (o più semplicemente fotosmog) è caratteristico delle ore di punta delle grandi città metropolitane nel periodo estivo.
Il modello di calcolo
Il gas assunto come base di riferimento per la standardizzazione è l'etilene. Le emissioni di tutte le altre sostanze potenzialmente in grado di favorire tale effetto vengono espresse in kg di etilene equivalente (indicatore di categoria), ovvero riportate alla quanità di etilene che può produrre la stessa quantità di ozono. I fattori di conversione utilizzati sono indicati con l'acronimo POCP (Photochemical Ozone Creation Potentials) ovvero potenziali di formazione di ozono fotochimico e che permettono la stima del POCP mediante la quantità di ozono prodotto.