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Il GHG Protocol : Approccio Standardizzato

02-12-2023 04:06 PM

Alberto Carmignani

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Il GHG Protocol : Approccio Standardizzato

Il GHG Protocol è uno standard globale per la misurazione delle emissioni di gas serra, sviluppato dal WRI e dal WBCSD.

Il Greenhouse Gas Protocol (GHG Protocol) è un’iniziativa congiunta del World Resources Institute (WRI) e del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD)Questo protocollo fornisce gli standard più utilizzati al mondo per la contabilità delle emissioni di gas serra1.

 

Origini e Obiettivi

Il GHG Protocol è nato nel 1997 per rispondere alla crescente necessità di standardizzare la quantità e il tipo di emissioni di gas serra. Entrambe le organizzazioni, WRI e WBCSD, hanno riconosciuto la necessità di creare degli standard a cui attenersi per la contabilizzazione dei gas serra, così da poterne monitorare in maniera più efficiente la diffusione.

 

Funzionamento

Il protocollo GHG prevede un’adesione volontaria e fornisce gli strumenti e le metodologie per il calcolo delle emissioni dei gas a effetto serra. Sebbene si senta parlare spesso solamente di CO2, i gas climalteranti sono in totale sei, ossia: il biossido di carbonio (CO2), l’esafluoruro di zolfo (SF6), il metano (CH4), il protossido di azoto (N20), gli Idrofluorocarburi (HFCs) , i Perfluorocarburi (PFCs) e il fluoruro di azoto (NF3).

 

Scope 1, 2, 3

Le emissioni di questi gas possono essere di due tipi diversi: dirette (scope uno) o indirette (scope due e tre).

  • Scope 1: Comprende tutte le emissioni derivanti da fonti di proprietà o controllate dalle aziende in oggetto, come ad esempio i combustibili fossili usati per riscaldare gli edifici.
  • Scope 2: Riguarda l’elettricità acquistata e il vapore. Queste fonti di energia producono emissioni indirette, in quanto la loro produzione avviene fisicamente all’esterno dell’impresa, non essendo dunque sotto il suo controllo.
  • Scope 3: Riguarda le altre emissioni indirette lungo tutta la catena di approvvigionamento, ovvero quelle derivanti dall’utilizzo dell’energia usata per la realizzazione di prodotti e materie acquistate all’esterno.

 

Diffusione

Il GHG Protocol è oggi largamente diffuso: secondo quanto riportato dal proprio sito, nel 2016 il 92% delle aziende facenti parte della lista Fortune 500 utilizzava questo metodo per tracciare la propria impronta carbonica.

 

Cosa significa per CO2eq (equivalente)?

Il termine “CO2eq” o “CO2 equivalente” è una misura utilizzata per confrontare le emissioni di vari gas serra sulla base del loro potenziale di riscaldamento globale (GWP). Questa misura converte le quantità di altri gas nell’equivalente quantità di biossido di carbonio con lo stesso potenziale di riscaldamento globale12.

 

Ad esempio, il GWP del metano in 100 anni è pari a 27, mentre quello del monossido di diazoto è pari a 298. Ciò significa che un’emissione di 1 tonnellata di metano e di ossido nitroso sono equivalenti ai fini del riscaldamento globale rispettivamente a un’emissione di 27 e 298 tonnellate di anidride carbonica. In altre parole, emettere un grammo di CO2eq è equivalente a emettere un grammo di CO2, in termini dell’effetto di riscaldamento che ne deriva. Questa unità è utilizzata per confrontare e sommare insieme i contributi di diversi gas serra, in particolare per stimare l’impronta carbonica associata a un’attività umana.

 

Cosa significa GWP?

Il termine “GWP” sta per “Global Warming Potential”, o “Potenziale di Riscaldamento Globale” in italiano. Questa misura indica quanto un gas serra è in grado di assorbire radiazione termica infrarossa nell’atmosfera in un determinato lasso di tempo, rispetto alla stessa massa di biossido di carbonio (CO2). Il GWP è calcolato in rapporto al GWP di 1 kg di CO2 per 100 anni.

 

Ad esempio, se si dice che il gas R404A ha un GWP di 3922, significa che esso è 3922 volte più potente della CO2 nel riscaldare il clima. In altre parole, il GWP fornisce una scala comune per misurare gli effetti climatici di diversi gas serra. Il GWP tiene conto di quanto fortemente il gas assorbe la radiazione termica infrarossa, quanto rapidamente il gas lascia l’atmosfera, e l’arco temporale considerato. I valori del GWP vengono periodicamente compilati e rivisti nei rapporti del Gruppo di lavoro I del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC).

 

Quali sono i principali gas ad effetto serra?

I gas serra più pericolosi sono:

Vapore Acqueo (H2O): Il vapore acqueo è il gas serra più abbondante nell’atmosfera terrestre12. L’aumento della temperatura superficiale della Terra aumenta la quantità di vapore acqueo che l’aria può trattenere, portando ad un incremento del riscaldamento .

 

Biossido di Carbonio (CO2): Il biossido di carbonio è il secondo gas serra più importante12. Le attività umane, in particolare la combustione di combustibili fossili, contribuiscono alla sua concentrazione nell’atmosfera.

 

Metano (CH4): Il metano proviene sia da fonti naturali che artificiali. Il metano contribuisce al deperimento dell’ozono, oltre ad agire come gas serra. Il potenziale di riscaldamento globale del metano è valutato a 72 su un arco temporale di 20 anni.

 

Ossido Nitroso (N2O): L’ossido nitroso è usato come propellente per spray aerosol, anestetico e droga ricreativa, ossidante per il carburante dei razzi, e per migliorare la potenza del motore dei veicoli automobilistici. È 298 volte più efficace nel trattenere il calore rispetto al biossido di carbonio (su un periodo di 100 anni).

 

Clorofluorocarburi (CFCs): I CFCs sono gas sintetici che sono stati ampiamente utilizzati in passato, ad esempio nei condizionatori d’aria, nei frigoriferi e in alcune schiume plastiche. Essi sono molto stabili nell’atmosfera e possono rimanere lì per un lungo periodo di tempo, contribuendo all’effetto serra.

 

Esafuoruro di Zolfo (SF6) e Tetrafluorometano (PFC-14): Questi gas sono molto più potenti del biossido di carbonio nel causare il riscaldamento globale. Rispetto al biossido di carbonio, l’esafuoruro di zolfo causa 23.500 volte tanto riscaldamento e il tetrafluorometano causa 6.630 volte tanto riscaldamento.

 

È importante notare che, sebbene alcuni gas serra siano più “potenti” di altri in termini di potenziale di riscaldamento globale, la quantità totale di ciascun gas presente nell’atmosfera è anch'essa un fattore determinante.